Mappatura nei: in cosa consiste e perché farla
La mappatura dei nei o mappatura dei nevi – secondo la terminologia medica – è tra le attività di prevenzione più importanti per la salute della pelle.
È il dermatologo lo specialista indicato per questo esame, che non è invasivo e non richiede una preparazione preliminare da parte del paziente.
Ma quando fare la mappatura dei nei?
Di solito la mappatura si svolge nel corso della prima visita dermatologica e si ripete, periodicamente, nei controlli annuali.
Solo a pazienti con casistiche particolari, con nei da tenere sotto osservazione, il monitoraggio viene richiesto con scadenze ravvicinate e può essere seguito da ulteriori esami di approfondimento.
Perché è utile la mappatura dei nei? La risposta è semplice: una diagnosi precoce è in grado di riconoscere, prevenire e curare un eventuale melanoma.
Mappatura dei nei: a cosa serve
Il melanoma cutaneo rappresenta una percentuale piccola, dall’1 al 2 per cento, dei tumori maligni (dati Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori). L’incidenza, tuttavia, è in crescita, soprattutto in Italia settentrionale.
La buona notizia è che oggi un melanoma visto in tempo si cura.
Iss, Istituto superiore della sanità, scrive che nel 1960 solo la metà dei malati di melanoma era ancora in vita 5 anni dopo la prima diagnosi, mentre oggi lo è circa l’80 per cento.
Gran parte del “merito” di questo innalzamento è legato soprattutto alla diagnosi precoce.
Come si individua un melanoma?
Il primo passo è proprio l’osservazione della cute, condotta da uno specialista, cioè un controllo dermatologico periodico con mappatura dei nei.
Che cosa fa il dermatologo durante la visita
La visita per verificare che non ci siano nei sospetti è molto semplice.
Lo specialista sceglie se condurre una mappatura con un dermatoscopio o una mappatura digitalizzata, con ingrandimenti di dettaglio e acquisizione di immagini fotografiche ad alta definizione.
In entrambi i casi si tratta di un esame indolore.
Nel corso della visita, il dermatologo chiede al paziente se ha subito, in passato, scottature, se ci sono casi in famiglia di tumori alla pelle, o se sono presenti altri fattori di rischio per il melanoma, come ad esempio l’uso di lampade abbronzanti, esposizione cronica al sole, radioterapia o terapie immunosoppressive.
Se il dermatologo individua un neo sospetto, può consigliare un monitoraggio ravvicinato del nevo, oppure l’asportazione chirurgica con esame istologico.
A chi è rivolta e quando fare la mappatura dei nei
Quando è il caso di prenotare una mappatura dei nei?
Dall’adolescenza in poi, tutti possono chiedere una visita dermatologica per controllare i nevi.
Dal momento che non sono previste radiografie o l’utilizzo di strumenti invasivi, la mappatura è sicura, per esempio, per le donne in gravidanza ed è sempre ben tollerata, persino dalle persone che hanno timore delle visite mediche.
La sola avvertenza da rispettare è prenotare una visita prima dell’estate: con la pelle abbronzata i nei sono meno visibili e l’osservazione è più difficoltosa.
Proprio grazie a una strategia di prevenzione, i casi di melanomi e delle altre patologie della pelle si possono, oggi, contrastare con efficacia.
Come prendersi cura della propria pelle
Il dermatologo, nel corso della mappatura dei nei e sempre, nelle visite periodiche, è in grado di dare consigli sulle buone abitudini per prendersi cura di sé nel modo migliore:
- evitare le esposizioni eccessive al sole d’estate
- proteggere la pelle dal sole, soprattutto nei casi più sensibili (fototipo 1, 2, 3)
- osservare cautela quando si va in vacanza in luoghi esotici, più caldi e più assolati rispetto ai nostri luoghi d’origine
- evitare le lampade abbronzanti
- proteggere dal sole i bambini.
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